Le proprietà benefiche della magnolia

1/6 – Introduzione

L’albero di magnolia da origine a splendidi fiori che riempiono di colori e profumi le strade nei mesi primaverili. Le infiorescenze vanno dal bianco al color crema fino al rosa e vengono spesso usate in vari ambiti terapeutici: perdita di peso, infiammazione, costipazione, punti neri, difficoltà digestive, febbre, depressione, stress, diabete iatrogeno, dolori mestruali, Alzheimer, prevenzione contro il cancro, mal di testa e persino asma ed ictus. Come fa questo splendido arbusto a garantire un così ampio spettro d’azione? Perché, in verità, le varietà di magnolia sono moltissime e provengono da nord e sud America, Cina e sud-Asia. Questa guida tratterà alcune delle proprietà benefiche della pianta.

2/6 Occorrente

  • Olio essenziale di magnolia

3/6 – Utilizzo nella medicina tradizionale cinese e giapponese

La corteccia ed i semi di magnolia possiedono numerosissime proprietà benefiche che consentono il trattamento di patologie anche molto diverse tra loro. L’elemento di spicco tra queste, però, pare sia l’Honokiol, un potente antiossidante naturale che è in grado di svolgere molte azioni, la più studiata è quella che lo vede protagonista nella protezione muscolare e nel recupero cellulare in seguito ad attività fisica. Nella medicina tradizionale cinese e giapponese, l’estratto di magnolia ottenuto dalla sua corteccia è un elemento indispensabile dell’Hange-koboku-to e del Saiboku-to: il primo è prodotto dalla miscela di 5 estratti di piante, sapientemente dosati, mentre il secondo ne contiene ben 10. Entrambe le composizioni, però, vengono usate alla medesima maniera, nei casi di insonnia, ansia e nervosismo. Alcuni studi suggeriscono che apportino benefici persino se usati su persone che soffrono di vari disordini psichiatrici.

4/6 – Proprietà dei prodotti reperibili in commercio

I prodotti in commercio a base di magnolia (e non stiamo ancora parlando quindi di oli essenziali puri nè di decotti), soddisfano una larga fetta di consumatori. Da chi soffre a causa di cute ipersensibile a chi vuole un aiuto per perdere peso, senza dimenticare chi invece cerca ristoro da raffreddore, sinusite e rinite. In tutte queste preparazioni, la componente magnolia viene sfruttata per l’effetto antiflogistico. Altri prodotti, invece, contrastano i problemi dell’apparato gastrointestinale e offrono un valido aiuto a chi soffre di gonfiore addominale, difficoltà nella digestione, alitosi e nausea. Meriterebbero uno speciale capitolo tutte le preparazioni ad uso cosmetico, talmente è vasta la gamma. Si va dalle semplici creme emollienti a quelle capaci di contrastare le discromie cutanee. Vi sono inoltre diversi preparati che aiutano le pelli impure, acneiche, ricche di punti neri a liberarsi da questo inestetismo. E poi shampoo, bagnoschiuma, maschere, profumi ecc ecc.

5/6 – Caratteristiche degli oli puri, dei decotti e dei semi

L’olio essenziale di M. Officinalis ha un notevole effetto rilassante e permette di ridurre l’ansia. Questa proprietà è molto importante per tutti coloro che hanno una vita caratterizzata da ritmi frenetici e soffrono gli effetti dello stress. Basta versare qualche goccia nella vasca da bagno o nel bruciatore di essenze per ottenere un immediato sollievo. Il decotto, invece, viene assunto al fine di alleviare tosse ed ansia, oltre che per favorire il rilassamento. Per ciò che concerne i semi, va detto che ogni specie di magnolia ha uno specifico raggio d’azione e quindi questi semi vengono impiegati per scopi diametralmente opposti: quelli di M. Campbelli, ad esempio, combattono gli stati febbrili; quelli di M. Salciforme contrastano la proliferazione batterica. Una delle caratteristiche più insolite della magnolia è la sua capacità di contrastare il diabete iatrogeno indotto da streptozoticina. Questo farmaco, usato inizialmente come antibiotico, è attualmente impiegato nel trattamento dei tumori pancreatici.

6/6 Consigli

  • Non sono stati riscontrati particolari casi di tossicità in caso di utilizzo di Magnolia ma, in caso di gravidanza o allattamento, è bene chiedere il consiglio del proprio medico curante
Riproduzione riservata