Come utilizzare un idropulsore

1/9 – Introduzione

L’igiene orale è senza dubbio una pratica importantissima e fondamentale per la pulizia quotidiana di ogni individuo. Denti e gengive sane rendono il sorriso di ogni uomo e donna più bello, aiutando di fatto anche la fiducia in se stessi e nel rapporto con gli altri. Già da piccoli, infatti, è opportuno curare attentamente la salute dei propri denti che costituiscono un bene preziosissimo per la loro funzione basilare: la masticazione. Chiunque avrà sofferto almeno una volta di un banale mal di denti, dovuto magari ad un’infiammazione delle gengive oppure ad una carie, ed il dolore che può provocare è davvero notevole. Pertanto, la prevenzione sarà il migliore dei modi per assicurarsi che tale situazione non si ripeta. Ma come prendersi cura in maniera efficace della propria igiene orale? Un semplice spazzolino da denti sarà sufficiente? La tecnologia, per fortuna, oggi ci viene incontro proponendoci una nuova apparecchiatura ad uso casalingo ma dall’efficacia sbalorditiva. Stiamo parlando dell’idropulsore. In pochi, però, sapranno di cosa si tratta e soprattutto come utilizzare correttamente questo apparecchio. Vediamo insieme, dunque, come si usa, quali sono i suoi vantaggi e quando è consigliabile farne a meno.

2/9 Occorrente

  • un idropulsore
  • presa elettrica
  • lavandino
  • acqua
  • collutorio (opzionale)

3/9 – Funzionamento dell’idropulsore

Molti di voi, probabilmente, l’avrete sentito già nominare come “idrogetto” o persino come “doccia dentale”. Si tratta di un’apparecchiatura dalla piccole dimensioni, per un uso casalingo e molto elementare, nonostante la sua straordinaria efficienza. Il suo funzionamento si basa sull’azione di un semplice getto d’acqua generato da una piccola pompa e da indirizzare verso gengive e spazi interdentali. L’acqua spruzzata riuscirà in tal modo a pulire a fondo anche gli spazi più nascosti tra un dente e l’altro, dove comunemente un normale spazzolino da denti, anche se elettrico e di buona qualità, non è in grado di arrivare. Grazie a questa efficace azione pulitrice si potrà diminuire notevolmente il rischio di carie.

4/9 – Impostazioni dell’idropulsore

In commercio esistono moltissimi modelli di idropulsori suddivisi per fasce di prezzo e per funzionalità più o meno avanzate. La prima variazione riscontrabile tra i vari modelli è quella del livello di potenza della pressione del getto d’acqua, regolabile autonomamente a seconda dei casi e delle esigenze. Anche la frequenza dei getti è un parametro regolabile in determinati modelli. Avere però a disposizione diversi livelli di potenza non significa necessariamente dover utilizzare il proprio idropulsore alla massima potenza raggiungibile, ma al contrario dovrete essere in grado di capire la giusta pulsione adatta alla vostra bocca in modo da non danneggiare od infiammare le vostre gengive. Sarà bene, pertanto, effettuare delle prove sempre alla potenza minima e man mano aumentare leggermente fino ad individuare il giusto livello, senza ovviamente abusarne nell’utilizzo.

5/9 – Utilizzo dell’idropulsore

Ma nel concreto, è così difficile utilizzare un idropulsore? Il nome potrebbe far pensare ad un apparecchio complicato, il cui utilizzo debba essere riservato a professionisti del settore o maniaci dell’igiene orale. Non è assolutamente così, visto che l’utilizzo di un idropulsore è davvero molto facile ed intuitivo, oltre che estremamente facile da preparare. Una volta caricato l’apposito serbatoio con acqua, basterà accendere l’apparecchio ed indirizzare la parte mobile (molto simile ad uno spazzolino elettrico) verso la propria bocca. Sarà bene effettuare l’operazione vicino ad un lavandino, in modo da farvi scorrere l’acqua dopo che avrà svolto la sua azione nella vostra bocca. Si consiglia di iniziare dalla parte superiore della bocca, partendo dalla base dei denti ed indirizzando il getto delicatamente verso i solchi interdentali e poi verso le gengive, procedendo dalla zona posteriore via via fino ai denti anteriori. Alla fine basterà spegnere l’apparecchio, svuotare il serbatoio dall’acqua eventualmente rimasta, asciugare il tutto e riporre.

6/9 – Vantaggi dell’idropulsore

L’idropulsore ha un altro fantastico vantaggio che è quello di poter abbinare alla sua azione pulente data dal getto d’acqua anche un’azione disinfettante grazie all’utilizzo coordinato di un collutorio. Si potrà decidere, infatti, di inserire nel serbatoio dell’idropulsore del collutorio al posto della semplice acqua, puro o diluito a seconda delle esigenze e sempre sotto diretto consiglio del proprio dentista. Un ulteriore vantaggio nell’idropulsore si riscontra nei casi in cui si è impossibilitati ad utilizzare il filo interdentale, come in presenza di protesi fisse oppure di apparecchi non removibili. Grazie, infatti, alla presenza di beccucci diversificati e programmi specifici per ogni zona, come denti, gengive e persino lingua, l’idropulsore si rivela particolarmente efficace ed innovativo. È inoltre indicato anche per la pulizia di apparecchi e protesi removibili. I modelli più avanzati, inoltre, prevedono persino la presenza di setole per spazzolare contemporaneamente i denti risparmiando tempo ed intensificando l’azione pulente.

7/9 – Danni collaterali dell’idropulsore

Un utilizzo scorretto del vostro idropulsore potrà, però, provocare sanguinamenti ed infiammazioni più o meno gravi fino a veri e propri traumi con la comparsa di ascessi dovuti a batteri in grado di proliferare nelle gengive lesionate dall’uso improprio. Pertanto, bisognerà fare sempre molta attenzione durante l’uso, preferendo la potenza minima ed utilizzando solo getti di acqua tiepida. È sconsigliato l’uso sui bambini il cui cavo orale è molto delicato e maggiormente soggetto a traumi. Sarà preferibile, in taluni casi, alternare l’utilizzo dell’idropulsore con quello di un classico filo interdentale (spesso maggiormente consigliato dai dentisti proprio per i pericoli che potrebbero derivare da un utilizzo scorretto dell’apparecchio). Il filo interdentale, infatti, resta il miglior alleato contro placca e tartaro, in particolar modo se si tratta di formazioni ormai vecchie. Anche l’utilizzo del filo interdentale, in ogni caso, deve essere adeguato e delicato, per evitare gli stessi traumi che potrebbero derivare da una potenza eccessiva dell’idropulsore.

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9/9 Consigli

  • Utilizzare l’idropulsore alla minima potenza e con acqua tiepida
  • Per un’azione disinfettante, aggiungere collutorio puro o diluito

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