Come eliminare la pancia

1/5 – Introduzione

Sia nel caso in cui si tratta dell’avvicinarsi alla prova costume oppure si ha il semplice desiderio di piacersi maggiormente, migliorando il proprio aspetto fisico, l’eliminazione della pancia rappresenta un vero e proprio “must” di chi ha l’intenzione di perfezionare il proprio corpo. Le cause di un ventre fuori forma possono essere di natura alimentare, posturale, muscolare ed addirittura legata a disturbi psicosomatici. E’ fondamentale, per prima cosa, andare ad individuare l’esatta causa della formazione della pancia, in modo tale da poter agire nella maniera più efficace e duratura possibile. Nei passi seguenti di questa guida, pertanto, andremo a vedere come fare ad eliminare la pancia.

2/5 – Non assumere bevande gassate, alcoliche, bensì frutta, verdura e bere 2 litri di acqua al giorno

Per eliminare la pancia è fondamentale attenersi ad un regime alimentare salutare. Uno stomaco gonfio non lavora in maniera corretta, ed il primo passo per ottenere un ventre piatto è sicuramente quello di eliminare in maniera le bevande gassate in modo categorico. Infatti queste ultime, non solo gonfiano la pancia con l’anidride carbonica, ma dilatano lo stomaco e di conseguenza alterano la percezione dei livelli di fame e di sazietà. Il medesimo discorso può essere fatto, eliminando le bevande alcoliche e quelle superalcoliche, dal momento che sono tossiche per l’intero organismo umano. Infatti queste sostanze costringono il fegato a lavorare duramente per smaltirne gli effetti. Per quanto concerne gli alimenti, è preferibile scegliere di consumare frutta e verdura fresche in grande quantità, evitando i cibi surgelati oppure contenenti eccessivi conservanti. Inoltre si dovrebbe anche ridurre il consumo dei prodotti lievitati, preferendo la pasta integrale oppure il riso, alla tradizionale pasta di grano duro. È buona regola idratarsi moltissimo, bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno.

3/5 – Effettuare un costante esercizio fisico sui muscoli addominali, di 30 minuti giornalieri

Naturalmente curare l’alimentazione è importante, ma non è sufficiente per trattare il problema della pancia. Per ottenere una pancia tonica, infatti, è indispensabile accompagnarla da un quotidiano esercizio fisico. Nel caso in cui non si avesse a disposizione molto tempo libero, non occorre affatto preoccuparsi, dal momento che trenta minuti di lavoro muscolare nella fascia addominale sono più che sufficienti per ottenere dei significativi miglioramenti. Per effettuare gli esercizi addominali adeguati e funzionali, è sufficiente collocarsi a pancia in su sopra un materassino, per poi alzare le gambe a 90° rispetto al terreno e posizionare le mani posteriormente rispetto alla nuca. Alzando la testa e mantenendo il mento più alto possibile, occorre eseguire 6 o 8 serie da 25 o 30 addominali, intervallando un minuto di riposo tra ciascuna di esse. Per lavorare sugli addominali del basso ventre, è necessario piegare e distendere gli arti inferiori in avanti (senza mai toccare terra), eseguendo 4 o 5 serie da 15 ripetizioni ciascuna.

4/5 – Alla base della pancia gonfia può essere un disturbo chiamato reflusso gastro esofageo

Non ci si deve dimenticare che il corpo tenta di inviare dei segnali di disagio in ciascuna modalità. Per questo motivo, infatti, se la pancia dovesse essere gonfia, causa di una cattiva oppure di un’eccessiva alimentazione, oltre che correggere le proprie scelte in campo nutrizionale, è necessario indagare su quale sia la motivazione che porta a mangiare molto. Se invece la propria alimentazione dovesse essere corretta, la pancia gonfia può derivare dagli stati di stress, i quali spesso sono responsabili del reflusso gastrico. In buona sostanza questo disturbo, tra i vari sintomi, comporta una produzione di gas nello stomaco ed il conseguente rigonfiamento. In questo caso è consigliabile rivolgersi al proprio medico curante, per poter ricevere i consigli riguardanti la terapia maggiormente adatta per combattere questo tipo di disturbo.

5/5 Consigli

  • E’ sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico curante o a degli specialisti

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