Come diventare più produttivi

1/5 – Introduzione

Come diventare più produttivi è un interrogativo che tutti ci siamo posti almeno una volta nella vita. Ci troviamo in un’epoca in cui tutto scorre più veloce, gli impegni sembrano infiniti e le persone sentono di non riuscire più ad avere il controllo del proprio tempo e della propria vita. Eppure, il tempo per fare tutto c’è. Ogni giornata è composta da 24 ore, 1440 minuti, 86400 secondi. La verità è che, la maggior parte delle volte, non lo sfruttiamo nel modo migliore. Esistono però 7 piccole strategie che possono aiutarti ad essere più produttivo nella vita di tutti i giorni.

2/5 – Organizzazione

Il primo punto è creare una routine. La sensazione di essere sovrastati dal lavoro (il fenomeno del burn out) e dagli impegni della propria vita deriva spesso dalla percezione di non avere un controllo su quello che si fa. Il disordine mentale crea insicurezza e disagio che fanno percepire situazioni di normale difficoltà come più complicate di quanto in realtà non siano. Invece, creare una propria routine aiuta a creare un equilibrio interno che dà maggior benessere e calma. Ad esempio, svegliarsi tutte le mattine, bere il caffè, preparare i vestiti che abbiamo deciso di indossare sul letto, ascoltare della musica mentre ci laviamo i denti e darci dei tempi equi per prepararci a uscire sono tutte azioni che contribuiscono, se ripetute, a sentirsi più stabili e sereni. Il secondo punto è quello di fare un programma per organizzare al meglio tutti gli impegni, compiti e commissioni che dobbiamo fare durante la giornata. O anche per organizzare tutte le fasi per raggiungere un obiettivo. Avere una traccia scritta e concreta di ciò che abbiamo in mente solo in forma astratta aiuta a rendere più chiaro ciò che dobbiamo fare. Inoltre, minimizza il rischio di scordare di fare qualcosa che in realtà sapevamo che era importante fare. A questo fine è molto utile comprare un’agenda. In commercio ce ne sono di moltissimi tipi differenti con design e stili adatti alle preferenze di ognuno. È molto più semplice rispondere a una collega che ci chiede se venerdì siamo liberi se abbiamo un’agenda sotto mano, no? La nostra memoria è potentissima, ma certe volte va aiutata. Il terzo punto è porsi degli obiettivi raggiungibili. A tutti piacerebbe riuscire a fare tante cose contemporaneamente e liberarsi di tutte le incombenze in poco tempo. Purtroppo questo, oltre ad essere molto stressante, è anche poco fattibile in termini pratici. La scelta migliore è quindi quella di porsi degli obiettivi che sappiamo riusciremo a portare a termine senza sentirci con l’acqua alla gola. Ad esempio, per quanto riguarda gli studenti, piuttosto che pretendere di riuscire a studiare 100 pagine in un giorno, sarebbe più efficace organizzare quelle 100 pagine distribuendole in 3 o 4 giorni. Ciò significherebbe avere un carico di studio pari a meno di 30 pagine al giorno. E questo ci porta al quarto punto: darsi dei tempi prestabiliti e realistici. È inutile pretendere di studiare 9 ore al giorno o di portarsi il lavoro a casa da continuare dopo cena. Questa è la manifestazione tipica di un utilizzo sbagliato del tempo durante la giornata. Passare 9 ore davanti ai libri distraendosi ogni 5 minuti per rispondere ad un messaggio o per controllare i social network non è né produttivo né utile per lo studente che si ritroverà stanco e insoddisfatto di ciò che ha concluso nel suo daily program. È necessario porsi dei tempi. Bisogna dire a se stessi: “Oggi faccio questo lavoro dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16. Poi faccio altro”. Suddividere la propria giornata in momenti dedicati al lavoro o allo studio e in momenti dedicati a noi, alla nostra famiglia e a fare qualcosa che ci piace ci rende molto più produttivi. La chiave è quindi porsi degli obiettivi realizzabili in archi di tempo realistici.

3/5 – Mettersi all’opera

Ed eccoci al quinto punto, probabilmente il più importante. Dopo aver programmato ciò che dobbiamo fare… Dobbiamo solo farlo! Se abbiamo programmato che in due ore studieremo 30 pagine dobbiamo dedicare quelle ore a fare solo quello. Niente distrazioni. Perciò, riponiamo il cellulare lontano dalla nostra attenzione e concentriamoci unicamente sui libri che stanno sul tavolo. Fare una piccola pausa per bere o sgranocchiare qualcosa è utile per riposare la mente prima di ricominciare, ovviamente se questa dura una decina di minuti e non mezz’ora. Se, invece, abbiamo deciso che in quelle due ore dovremo portare a termine alcune commissioni dobbiamo rimanere concentrati su ciò che dobbiamo fare. Andare a fare la spesa in un centro commerciale può tentare chiunque a visitare dei negozi con delle così belle vetrine. Ma se abbiamo fretta perché non abbiamo molto tempo a disposizione, dobbiamo focalizzarci su ciò che ci eravamo prefissati di comprare e rimandare la tentazione di nuovi acquisti ad un altro giorno. Non ci sono molti trucchi per portare a termine un compito o un’incombenza se non avere buona volontà, concentrarsi su quello che si sta facendo e impegnarsi per raggiungere l’obiettivo che ci si è posti. Non bisogna colpevolizzarsi se non si riesce a portare a termine tutto. Può capitare di rendersi conto che un lavoro impegna più tempo di quanto avessimo immaginato.

4/5 – Prenditi del tempo per te

Il sesto punto è molto importante perché spesso non se ne tiene conto quando si cerca di essere produttivi. Per raggiungere i propri risultati spesso ci si dimentica che anche noi siamo importanti. Ci dimentichiamo che se non dormiamo per consegnare un progetto o se non mangiamo sano per correre di nuovo al lavoro, il nostro corpo e la nostra mente ne risentiranno. Vi capita mai di sentirvi stanchi durante il giorno e sentire il vostro corpo appesantito? Il corpo ci manda dei segnali per farci capire che qualcosa non va. E la mente fa lo stesso. La mente e il corpo sono profondamente legati. Se ci sentiamo stanchi è forse perché i nostri ritmi sono troppo frenetici e la notte fatichiamo ad addormentarci per gli eccessivi pensieri che ci ronzano in testa. Se a pranzo mangiamo sempre un panino di fretta il corpo ne risente e la mente percepisce che la persona non si sta prendendo cura di sé. È stato dimostrato da diverse ricerche che soggetti che lavorano molte ore al giorno, non prendendosi del tempo per sé, hanno un rischio maggiore di presentare disturbi depressivi e rischio suicidio. Basti pensare al fenomeno giapponese del Karoshi ossia “la morte da eccessivo lavoro” per capire l’importanza di prendersi cura di sé stessi. La soluzione quindi è dedicarci ad attività che ci fanno stare bene. Ad esempio, fare sport aiuta a liberare endorfine che migliorano il nostro umore. Inoltre, ci fa sentire più forti, sani e orgogliosi di noi: ci fa sentire meglio con noi stessi. In questo, lo yoga è una pratica che consente di migliorare la tonicità muscolare e rilassare la mente attraverso delle tecniche di respirazione. Anche mangiare dei “confort food” ci fa sentire coccolati e amati: dobbiamo amare noi stessi e prenderci cura di ciò che siamo per fare il nostro meglio durante la giornata. Infine, passare del tempo con chi amiamo senza il pensiero di quella mail che dobbiamo inviare, di quella pratica che dobbiamo sbrigare… Dobbiamo solo esserci nel momento presente con il corpo e con la mente. Stare tra le braccia di chi amiamo stando solo lì e godendoci il momento. Prendersi cura di sé è un’arte che va imparata di giorno in giorno facendo ogni cosa e prendendo ogni scelta che sappiamo ci renderà felici.

5/5 – Essere sicuri di sé

Il settimo ed ultimo punto è: sii sicuro di te. Per riuscire a raggiungere obiettivi e grandi risultati alla fine di un percorso è imprescindibile avere la sicurezza di potercela fare. Bisogna fidarsi di sé stessi e delle proprie capacità. Non sentirsi all’altezza della situazione, criticarsi e sminuirsi non fanno altro che andare a peggiorare l’immagine che abbiamo di noi. Essere produttivi parte da dentro. Parte dalla coscienza di potercela fare e di avere tutte le carte in regola per riuscire in quello che stiamo facendo. Ogni persona ha dei difetti, ma molte potenzialità. Concentrati sui tuoi punti di forza invece che rattristarti per le tue debolezze. Tu sei il tuo unico limite. Puoi farcela.

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