Come comportarsi in caso di punture di api e vespe

1/4 – Introduzione

È risaputo che le punture di insetto possono essere veramente pericolose; prendiamo per esempio l’ape: quante volte sarà capitato di trovarsi in campagna, magari distesi sull’erba, ed essere sfortunatamente stati punti da questo insetto. In queste circostanze è bene non farsi prendere dal panico, sennò si rischierebbe di peggiorare la situazione. Le vespe, a differenza delle api, sono ancora più aggressive e più pericolose, poiché non perdono il pungiglione alla prima inoculazione, essendo esso liscio; inoltre la puntura di una vespa può essere molto grave, portando talvolta anche al decesso. C’è anche da ricordare che le api costruiscono il loro alveare in posti più o meno classici, mentre le vespe possono creare il loro nido anche sottoterra, certamente più pericoloso. Anche se pungono, le api sono insetti laboriosi e molto utili per la produzione del miele, mentre le vespe non svolgono alcuna utilità, se non l’impollinazione dei fiori. Se siete interessati a scoprire come comportarsi in caso di punture di api e vespe, non vi resta che seguire gli utili consigli contenuti nei vari esaurienti passi di questa guida.

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Le punture di api e di vespe non possono essere anticipate o prevenute a causa dell’imprevedibilità di questi insetti. Di solito api e vespe sono creature pacifiche, che tendono ad essere innocue fino a quando non vengono provocate. A volte, però, può succedere di provocarle involontariamente: calpestandole con un piede oppure scacciandole con la mano. A questa provocazione, seppur involontaria, le api e le vespe rispondono con un attacco deciso ed il/la malcapitato/a potrà fare davvero poco per evitare di essere punto/a.

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A seguito della puntura la porzione di pelle colpita si gonfierà in maniera evidente, iniziando a provocare un dolore acuto e decisamente poco piacevole. Se vi dovesse capitare di essere vittima di una puntura da parte di api o vespe provate il seguente rimedio efficacissimo, naturale al cento per cento. Prendete uno spicchio di aglio e sbucciatelo con cura. Successivamente dividetelo in due parti con un coltello e strofinate la parte interna, più morbida, sulla parte interessata dal gonfiore. Questo si attenuerà e, gradualmente, tenderà a ridursi.

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Inoltre esiste un ulteriore metodo ugualmente efficace per curare la puntura di ape. Come prima cosa prendete un coltello da cucina abbastanza spesso, che sia però d’acciaio. Posizionate la lama sulla parte interessata dalla puntura e pressate fino alla completa rimozione del pungiglione dell’insetto. Se esso sfortunatamente dovesse rimanere conficcato nella pelle, provocherebbe l’espansione del veleno nel corpo.

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