Come affrontare la morte di un fratello

1/6 – Introduzione

Come vedremo nel corso di questa guida, la scomparsa di una persona cara, di un genitore o di un fratello, è sempre un evento traumatico che richiede un lungo tempo di elaborazione del dolore. Tutti noi sappiamo come la malattia o in generale la morte di un familiare comporta una serie di conseguenze morali e fisiche devastanti, che spesso richiedono il ricorso ad aiuti esterni, ovvero la forte vicinanza di parenti e amici. Nelle poche righe di seguito pertanto, vi fornirò una serie di consigli su come affrontare la morte di un fratello, ricordandoci che in questi casi il tempo e la migliore cura per ritrovare un po’ di serenità e pace.

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Il primo passo per superare il trauma derivante dalla perdita di un fratello, è acquisire consapevolezza della necessità di ritirarsi in solitudine per alcuni giorni. Passare del tempo da soli per pensare, riflettere e raccogliere le idee, è un processo psicologico necessario, che vi consente di elaborare il dolore ed accettare la scomparsa della persona. Può essere molto utile mettere per iscritto i propri pensieri e i propri sentimenti senza remore (sono tutte fasi necessarie, per riflettere ed elaborare il proprio dolore).

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Per superare al meglio questa tragica fase della vostra vita, vi consiglio inoltre di mettere insieme gli oggetti e i ricordi personali di vostro fratello. Per mantenere viva la memoria del vostro caro infatti, può essere utile raggruppare i suoi ricordi, in modo da ricorrervi ogni qualvolta vi manca particolarmente la sua presenza. Ricordare i momenti passati insieme, può aiutare molto ad affrontare e superare giorno per giorno questa particolare fase.

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Se dopo un lungo periodo di tempo vi rendete conto di non essere in grado di superare il lutto autonomamente, vi consiglio di ricorrere all’aiuto di un terapista, ovvero di un dottore psicologo, in modo da parlare ed esprimere le vostre emozioni senza remore e difficoltà. Non bisogna vergognarsi di cercare conforto negli amici o in altre persone fuori dal nucleo familiare, perché cercare un aiuto esterno può rivelarsi un ottima strada per accettare l’evento ed affrontare piano piano la vostra sofferenza.

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Ricordate infine che la cosa più sbagliata da fare è commiserarsi in continuazione. Tutti noi sappiamo quanto sia difficile vivere certi eventi letteralmente traumatizzanti, che oltre a farci soffrire enormemente, ci mettono di fronte ad una realtà difficile da accettare: la precarietà della vita. Ognuno di noi infondo non è mai pronto a vivere certe situazioni, e soprattutto se a morire è una persona cara come un fratello, l’elaborazione del lutto può richiedere molto tempo. Tuttavia è importante farsi forza nel proprio dolore, e capire che l’autocommiserazione troppo prolungata può farci solo del male. Rattristirsi è normale, ma autocommiserarsi per troppo tempo è decisamente errato.

6/6 Consigli

  • Di fronte ad un evento così tragico non bisogna mai vergognarsi di piangere, anzi è bene esternare il proprio dolore, ogni qualvolta se ne avverte la necessità.
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