Peonia selvatica: usi e proprietà curative

1/6 – Introduzione

La peonia selvatica (famosa scientificamente con la denominazione di Paeonia Officinalis) rappresenta un arbusto che appartiene alla specie delle “Paeoniaceae”: il primo studioso esperto a definirla in questo modo fu il conosciuto botanico svedese Carl Von Linné.
Nella presente dettagliata e informativa guida che potrete leggere nei passaggi elencati successivamente, vi spiegherò quali sono gli usi e le proprietà curative di questa importante piantagione.

2/6 Occorrente

  • Peonia selvatica (fiori, frutti e foglie)
  • Pentolino
  • Acqua

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La peonia selvatica è nota anche con ulteriori nomi (come “peonia rosea host” e “peonia banatica Reichemb”) ed è una pianta perenne-erbacea che potrebbe raggiungere un’altezza massima di “100 cm”: le proprie foglie sono picciolate, grosse e formate da svariati elementi aventi una forma lanceolata.
Con riferimento ai suoi fiori, essi possiedono un diametro massimo di “13 cm” e dei boccioli di sferici e verdastri; i frutti della peonia selvatica nascono sotto forma di piccole sfere verdi e sono composti da due follicoli, mentre i propri semi sono inizialmente rossi e poi diventano neri quando cominciano a maturare.
La peonia selvatica fiorisce dal Maggio fino al mese di Giugno, è originaria dell’Europa (principalmente del Caucaso) e preferisce vegetare nelle zone pietrose, asciutte ed erbose (fino ad un’altezza massima di “1500 m”).

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Relativamente alle sue proprietà curative, dovete sapere che i costituenti principali della peonia selvatica sono il paenolo, la paeniflorina, gli oli essenziali, l’amido, i tannini, gli antociani, i flavonoidi, la peonina, i triterpeni e la peregrinina: questi elementi fanno sì che il seguente arbusto abbia delle proprietà sedative, antinfiammatorie, antiallergiche, emmenagoghe, enticonvulsive, antispamodiche, depurative, diuretiche e stimolanti.
Tutte queste caratteristiche fanno sì che la peonia selvatica venga adoperata per trattare l’epilessia, gli stati di dolore, gli shock e l’ansia: inoltre, essa viene utilizzata per guarire le ragadi, le fistole, lo stress, gli spasmi muscolari, le dissenterie e i crampi dei muscoli.

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La peonia selvatica è molto adorata e apprezzata dalle persone, in quanto il proprio utilizzo si estende in numerosi ambiti: ancora oggi, i suoi fiori vengono inseriti all’interno delle insalate di verdure (soprattutto in Giappone e Cina), poiché forniscono più gusto agli alimenti.
I semi della peonia selvatica, dopo essere stati polverizzati mediante i frantoi, apportano alla birra un aroma in più; sarà possibile preparare degli ottimi infusi/decotti con le parti di pianta (fiori, frutti e foglie) per obiettivi diuretici: per fare ciò, bisognerà fare bollire quest’ultime all’interno di un pentolino con circa “200 cl” di acqua, lasciare riposare per circa 10 minuti, filtrare e consumare la bevanda quando sarà ancora calda.

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