Come superare la coazione a ripetere

1/7 – Introduzione

Vi è mai capitato di sentir parlare di coazione a ripetere? Se la risposta è no, in ogni caso tutti ne abbiamo almeno una minima esperienza. Ebbene si, poiché la coazione a ripetere non è altro che la tendenza a ripetere lo stesso errore. Quante volte, infatti, vi è capitata una brutta esperienza ma, chissà per quale motivo, le volte successive non riuscite a prevenire il problema?
Sebbene, riflettendo, si tratti di qualcosa di illogico, c’è una spiegazione a tutto questo. Infatti, se commettiamo lo stesso errore è solo perché tendiamo a considerare una sola soluzione, come se fosse l’unica esistente o adottabile. È una scelta istintiva, quindi non razionale. Per evitare di commettere lo stesso errore è necessario imparare a prendere in considerazione altre ipotesi, comportarci in modo diverso. Potrebbe sembrare semplice e ovvio, ma non lo è affatto.
Se il problema vi interessa, direttamente o meno, leggete di seguito: daremo alcuni consigli su come superare la coazione a ripetere.

2/7 – Motivi

Solitamente, la coazione a ripetere si verifica in presenza di traumi passati, di variabile gravità. La tendenza a ripetere lo stesso errore avrebbe lo scopo di trovarsi in una situazione in cui si rivive il trauma, con lo scopo di superare il dolore legato ad esso. Ad esempio, se durante l’infanzia di un soggetto un genitore è stato assente, il soggetto avrà la tendenza a fare inconsciamente in modo che altra gente lo abbandoni.
Ancora, la coazione a ripetere può essere una modalità con cui si è schiavi della paura. Più precisamente, potrebbe essere il risultato del conflitto tra un desiderio conscio e uno inconscio, in cui quest’ultimo provoca paura nell’individuo preso in esame. Per paura, quindi, l’individuo tenderà a boicottare inconsciamente i tentativi di ottenere ciò che vuole. Per esempio, se un soggetto giovane ma dotato di diversi titoli vuole il lavoro per il quale ha studiato, ma teme di non esserne all’altezza, tenderà a fallire nei colloqui oppure nei periodi di prova, tornando sempre al punto di partenza.
In generale, la coazione a ripetere da’ sicurezza a chi ne soffre, in quanto si trova sempre in situazioni già conosciute. Per uscirne è consigliata la psicoterapia, tuttavia la maggior parte dei casi non sono gravi e, con un po’ di impegno e introspezione, è possibile correggersi.

3/7 – Consapevolezza

Si può correggere una tendenza alla coazione a ripetere dal momento in cui una persona che ha vissuto la stessa situazione per innumerevoli volte si stanca del pessimo risultato ottenuto e inizia a pensare che la responsabilità di ciò che succede (o non succede) sia sua, e non colpa del caso, degli altri o della sfortuna. Ci si può accorgere di ciò grazie alla psicoterapia, oppure autonomamente, o grazie ad una persona cara che ci induce a riflettere o che ci sprona a fare meglio. Ci accorgeremo, a lungo andare, che le giustificazioni che adduciamo ai nostri fallimenti non sono credibili. Inizieremo, quindi, a pensare di dover agire attivamente.

4/7 – Attenzione

La seconda fase da compiere per uscire dalla tendenza alla coazione a ripetere è quello di abbandonare l’istinto e riflettere su ciò che facciamo. In che senso? Semplicemente, riflettete sulla situazione che tende a ripetersi. Analizzate le vostre esperienze passate e tentate di capire il motivo che ha scatenato quella situazione. Essere consapevoli della causa vi aiuterà a prevenirla le volte successive o, almeno, a porvi rimedio. Per imparare a far ciò, potrebbe volerci del tempo, tuttavia non partite sconfitti, o non demordete se non notate subito l’effetto sperato.

5/7 – Decisione

Una volta individuata la situazione, il motivo che la provoca e il modo in cui essa tende a svilupparsi, dovete decidere in quale punto intervenire per apportare un cambiamento. Dovete cioè capire dove potete intervenire, migliorare. Anche in questo caso è necessaria un’accurata riflessione in quanto è possibile intervenire in punti diversi oppure in più punti: qualunque cosa scegliate, se ben ponderata, può condurvi ad un buon risultato.

6/7 – Cambiamento

L’ultimo passo e anche il più complicato è quello del cambiamento. In questa fase dovrete intervenire attivamente, con un comportamento diverso da quello che tendete ad adottare di solito. Come nei precedenti, è necessario riflettere attentamente in modo da scegliere quale comportamento è il più idoneo alla situazione che state vivendo. Potreste sentirvi a disagio nel compiere qualcosa di diverso, forse perfino un po’ spaventati, ma non concentratevi su questo, bensì sulla precedente riflessione. In più, sappiate che anche una soluzione diversa potrebbe non procurarvi i risultati attesi, ma riuscire a cambiare comportamento è già una prima conquista e, comunque, vi aiuterà nelle successive riflessioni. Potrebbero essere necessari diversi tentativi per agire nel modo migliore, ma portate pazienza e non scoraggiatevi.

7/7 Consigli

  • Non abbiate fretta e siate introspettivi
Riproduzione riservata