Come scegliere l’acqua da bere

1/11 – Introduzione

Tutti sappiamo che bere acqua è fondamentale per la nostra salute. Il corpo umano per l’80% è formato da acqua, necessaria per lo sviluppo delle attività motorie, e mentali. Gli esperti suggeriscono di bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno. Ovviamente anche se ne beviamo meno, possiamo integrare liquidi con frutta, verdura, e succhi di frutta. L’acqua però rimane il miglior modo per idratarsi, regolare la temperatura corporea a e la pressione. Ma come scegliere l’acqua da bere tra le tante proposte sul mercato? In questo articolo vogliamo fornirvi una guida su come leggere l’etichetta dell’acqua e scegliere la migliore. È importante che questa quindi sia di buona qualità e le marche non sempre sono una garanzia. In un supermercato la scelta delle acque è alle volte talmente ampia da rendere difficile districarsi tra le varie marche. Questa guida quindi ci aiuterà a scegliere la tipologia di acqua che più si adatta al vostro stile di vita. Precisiamo: non tutte le acque sono uguali e non sempre scegliere un acqua va bene per tutti i membri della famiglia. Si potrebbe dire che l’acqua è semplicemente acqua, ma come vedrete nella nostra guida non sempre è così.

2/11 Occorrente

  • Etichetta dell’acqua
  • Dati sulla propria alimentazione

3/11 – La scelta dell’acqua: alcune nozioni base per leggere l’etichetta

Abbiamo detto che occorre bere un buon quantitativo di acqua al giorno. Ovviamente non bisogna berla tutta in una volta. Per rendersi conto di quanta acqua bisogna bere, basta prendere un normale bicchiere di vetro e ogni 2-3 ore berne due dosi per garantirci una corretta idratazione. Molti sostengono che occorre bere 2 litri di acqua al giorno. In questo modo i nostri organi funzioneranno bene cosi come la digestione. Ma non tutte le acque sono uguali e non hanno gli stessi effetti sul nostro corpo. L’acqua influenza moltissimo lo stato di benessere del nostro corpo. Una scelta accurata determina un vantaggio fisico. Basta considerare il tipo di vita che svolgiamo. Quanta acqua abbiamo bisogno e di che tipologia? Per scegliere l’acqua da bere occorre prestare attenzione all’etichetta. Prima di tutto dobbiamo visualizzare da dove viene l’acqua: sulla confezione infatti sarà specificato che tipologia di acqua. In secondo luogo è importante conoscere il luogo di origine, ovvero la località in cui l’acqua viene imbottigliata. Importanza ha anche il temine di conservazione che rappresenta la data fino alla quale il prodotto mantiene le sue proprietà specifiche a determinati condizioni di conservazione. Infine, ma non per ultima è importante l’analisi chimica. Prima di acquistare un prodotto, dobbiamo valutare bene 3 elementi. Il primo p il residuo fisso, poi il PH ed infine il sodio. Con questi 3 dati, possiamo capire se è un buon prodotto oppure sarebbe meglio evitare.

4/11 – Classificazione delle acqua

In base a questi parametri le acque si dividono in Acque minimamente mineralizzateAcque oligomineraliAcque medio mineraliAcque ricche di sali mineraliAcque di sorgente Acque trattate, in questo caso sono le acque che escono dal rubinetto o quelle che vengono filtrate con metodologie particolari per essere bevute. Come specificato il principale elemento che distingue le acque è il residuo fisso.

5/11 – La leggerezza dell’acqua: valutare il residuo fisso

Iniziamo questa guida su come scegliere l’acqua da bere parlando del residuo fisso. Questo calcola i sali minerali che rimangono dopo l’evaporazione di un litro di acqua a 180 gradi. Se il risultato è sotto i 50 mg/l, vuol dire che l’acqua è poco mineralizzata. In questo caso va bene per l’espulsione dei calcoli e per i più piccoli. Se il residuo è tra i 50 mg/l e i 500 mg/l, allora è oligominerale e adatta al consumo giornaliero. Se il risultato invece è tra i 500 e 1500 mg/l possiamo considerarla acqua minerale. Questa va bene per gli sportivi e sconsigliata a chi soffre di problemi ai reni. Se invece il residuo fisso è oltre i 1500 mg/l l’acqua è fortemente minerale e possiamo assumerla solo sotto il consiglio del medico. Un basso residuo fisso è sinonimo di leggerezza in un acqua. Scegliere un acqua a basso residuo fisso, vuol dire bere un acqua povera di sali minerali e a basso contenuto di sodio, che favorisce la diuresi.

6/11 – Ph dell’acqua : quali sono i valori da considerare

Il secondo elemento per capire come scegliere l’acqua da bere è il PH. Da questo dato capiamo se un’acqua è alcalina oppure acida. Il Ph è un valore magnetico e indica la concentrazione di ioni di idrogeno e la quantità di protoni. In genere, un valore uguale a 7 indica un prodotto neutro. Maggiore di 7 indica un’acqua alcalina o basica. Infine, un valore minore di 7 contraddistingue le acque acide. Ovviamente, in commercio spesso troveremo un acqua con PH uguale a 7 più o meno. Ovviamente se ci alimentiamo con cibi alcalini, è meglio scegliere una bevanda un po’ più acida. In caso contrario va bene una alcalina. Se si hanno dubbi, è meglio preferire un prodotto basico per non sbagliare.

7/11 – Sfatiamo alcuni miti

Non è vero che l’acqua deve essere bevuta al di fuori dei pasti, anzi l’assunzione di particolari tipi di acqua che favoriscono la digestione, implicano un vantaggio per che possa avere disturbi gastrointestinali, o per prevenire i disturbi della digestione. Altro mito, è che bere acqua fa gonfiare e quindi si pensa che si possa ingrassare. L’acqua infatti non contiene calorie e le variazioni di peso sono dovute all’ingestione o all’eliminazione dell’acqua sono momentaneamente ingannevoli. Non è vero che l’acqua provoca maggiore ritenzione idrica. La ritenzione idrica dipende più dal sale, il quale viene principalmente assunto attraverso i cibi e gli alimenti e non attraverso l’acqua che assumiamo. Non è ver che bisogna preferire le acque oligominerali, rispetto alle acque mineralizzate per mantenere le linea e prevenire la cellulite. Infatti i sali contenuti nelle acque favoriscono l’eliminazioni di quelli contenuti in eccesso nell’organismo. Per i bambini infatti è preferibile variare le tipologie di acqua. Non è vero che il calcio presente nell’acqua favorisce la formazioni di calcoli renali. La mancata assunzione di acqua, in maniera regolare durante la giornata, può produrre un eccesso di accumulo di sali nel corpo, che quindi si accumulano nelle reni. Per questo a coloro che soffrono di calcoli renali, si invita ad assumere acqua in maniera regolare e preferibilmente acque minerali.

8/11 – il sodio

Terminiamo questa breve guida su come scegliere l’acqua da bere parlando del sodio. Il dato che troviamo sull’etichetta si indica in mg/l ovvero quanti mg si disciolgono in un litro di acqua. Il sodio è un elemento molto importante per la nostra sopravvivenza. Le più importanti funzioni a livello cellulare si basano sulla regolazione del sodio e del potassio. Risulta quindi molto importante che nel corpo non ci sia né poco né troppo sodio. Le acqua a basso contenuto di sodio sono comunque preferibili poiché la nostra alimentazione è generalmente ricca di sodio. Inoltre è consigliabile un’acqua povera di sodio specialmente se si soffre di pressione alta. In quest’ultimo caso è bene anche preferire alimenti che abbassano la pressione in modo naturale.

9/11 – Conclusione

Scegliere l’acqua è importantissimo per l’equilibrio del nostro corpo e per una sensazione di benessere. L’acqua non solo è una fonte di vita, ma è vita stessa, dato che il nostro corpo non può fine a meno e si ammalerebbe senza un assunzione regolare. In base alla propria giornata lavorativa, o allo sport che si effettua, bisogna scegliere l’acqua più adatta alle nostre esigenze. Non bisogna sottovalutare quest’aspetto. Come abbiamo specificato nei punti precedenti le acque non sono tutte uguali, dato che hanno caratteristiche differenti e la loro assunzione in modo corretto, determina solo il benessere del nostro corpo.

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11/11 Consigli

  • Se seguiamo diete particolari, consultiamo sempre il medico
  • La maggior parte delle acque in commercio sono adatte al consumo giornaliero
  • Per i più piccoli, facciamoci consigliare dal pediatra

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