Come praticare i bagni derivativi

1/7 – Introduzione

Oggigiorno siamo abituati ad avere ogni cura per qualsiasi necessità: mal di testa? Tachipirina!…dolore cervicale? Aspirina!
Invece ricorrere a soluzioni naturali per piccole e grandi problematiche quotidiane è sempre consigliabile, specialmente se le difficoltà riguardano il nostro benessere psicofisico. D’altra parte, in passato molte situazioni venivano affrontate, e spesso risolte, soltanto in questo modo, non possedendo le conoscenze odierne. Anzi, a questi settori veniva applicato un vero e proprio metodo scientifico: essi venivano via via approfonditi e sperimentati meglio, prima che fossero completamente sostituiti dall’intervento di prodotti chimici ed industriali. Per chi non avesse mai sentito parlare di bagni derivativi, inventati da Louis Kuhne nella seconda metà dell’800, essi non sono altro che la manipolazione del sesso attraverso l’uso di una manopola di cotone e dell’acqua fredda: basta infatti un guanto da bagno e dell’acqua fresca per ottenere dei benefici impensabili, eliminando le scorie e le eccedenze che provocano svariate patologie: cellulite, stress, insonnia, gonfiore, tonificando le fasce muscolari. Inoltre la costanza nell’applicazione di tale metodo può aiutare le persone nella ricerca dell’agognata perdita di peso. Vediamo dunque, nelle indicazioni qui di seguito riportate, come poterli praticare al meglio.

2/7 Occorrente

  • Un asciugamano
  • Acqua fresca
  • Bidet
  • Calzini caldi

3/7 – La preparazione

Innanzitutto, assicuriamoci che la temperatura in bagno sia adeguata, quindi non fredda: è fondamentale che ci sia una marcata escursione termica tra l’acqua e l’ambiente interessato. Successivamente indossiamo dei calzini e lasciamo nudo tutto il nostro corpo. Quindi riempiamo il bidet con un po’ di acqua fredda (in mancanza di questo possono essere effettuati anche nella vasca da bagno, prestando attenzione a lasciare al caldo i propri piedi), senza però esagerare, perché una volta seduti l’acqua non deve arrivare alle natiche,che dovranno infatti rimanere completamente asciutte. Se siamo particolarmente sensibili, potremo usare dell’acqua tiepida: l’importante è che la temperatura dell’acqua sia leggermente inferiore a quella dell’ambiente circostante. Moduliamo la fuoriuscita dell’acqua in modo da immettere prima quella fredda e poi quella calda, fino a temperatura desiderata. Immergiamo infine il pezzo di asciugamano nell’acqua e strizziamolo leggermente.

4/7 – Le modalità

Ora passiamo l’asciugamano bagnato nelle pieghe inguinali fino all’ano (ciò significa per una donna dalle grandi labbra , passando per il perineo, fino all’ano e per un uomo dalle pieghe inguinali fino all’ano): prima dal basso verso l’alto e poi viceversa, in modo da alternare il movimento e conferire un’efficacia migliore al massaggio. Il movimento deve ricordare una sorta di lingua di gatto, leggermente ruvida. Quindi dovremo essere molto delicati, evitando di frizionare forte o con troppa decisione e velocità. In tal caso, infatti, potremmo anche procurarci della leggere abrasioni, per cui attenzione alla pressione usata. Procediamo in questo modo per 5 minuti se il nostro peso corporeo è al di sotto dei 70 Kg, altrimenti per 10 minuti. Ovviamente la perseveranza in tale pratica può conferire risultati incredibili: avendone la possibilità sarebbe opportuno praticare i lavaggi derivativi quotidianamente in cicli di 2-3 mesi: in questo modo il vostro corpo ne beneficerà maggiormente.

5/7 – L’utilità del metodo

All’inizio si deve cominciare con pochi minuti, ma poi si può aumentare gradatamente nei giorni successivi. È importante non avvertire brividi di freddo, in caso aumentiamo leggermente la temperatura dell’acqua in cui si immerge l’asciugamano. Finito il bagno derivativo, rivestiamoci e teniamo al caldo la parte trattata (soprattutto se eseguiamo il lavaggio durante la stagione invernale). Dopo non molto tempo, cominceremo già a notare dei miglioramenti, grazie alla disintossicazione dell’organismo: tutte le tossine del nostro corpo verranno in superficie attraverso l’evacuazione “naturale” e anche quella attraverso i pori della nostra pelle).Non bisogna preoccuparsi se, specialmente inizialmente, la zona inguinale è interessata da rossori e screpolature, essi non sono altro che sfoghi cutanei che avvengono grazie al graduale processo di detossificazione che interessa tutto il nostro corpo. Molte persone sono scettiche di fronte a questo metodo, ma dopotutto provare non costa nulla e noteremo, in modo del tutto semplice, i risultati desiderati.

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7/7 Consigli

  • Praticare spesso i bagni derivativi.
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