Come fare il miele aromatizzato

1/6 – Introduzione

Nel periodo delle feste troviamo prodotti con la dicitura “miele aromatizzato” in alcuni negozi di prodotti alimentari d’eccellenza, ma per farsi un’idea di cosa sia è sufficiente leggere l’etichetta. Scopriamo così che l’ingrediente che lo rende speciale e diverso, nonché assai più costoso di un qualunque miele in barattolo, è l’olio essenziale. Tuttavia, è possibile migliorare ulteriormente il sapore del miele con erbe fresche, fiori, spezie e agrumi. Tutti i tipi di sapori, dal floreale al piccante, completano la dolcezza naturale del miele; quindi, si possono provare le erbe fresche come la lavanda, la menta, il rosmarino, il timo o la verbena al limone, nonché i petali di rosa organici, la scorza di agrumi grattugiata, lo zenzero fresco pelato e le spezie come la cannella, i chiodi di garofano, il pimento, l’anice stellato o il cardamomo. Vediamo allora nella seguente guida come fare il miele aromatizzato.

2/6 Occorrente

  • Miele
  • Olio essenziale

3/6 – Scegliere l’olio essenziale

Innanzitutto è necessario sapere che l’olio essenziale va individuato con molta attenzione. Dev’essere di qualità e destinato all’alimentazione, quindi è sempre bene rivolgersi a persone competenti e farsi consigliare nell’acquisto (erboristeria o farmacia). Ne basta pochissimo: non tutti gli oli sono privi di effetti se assunti in quantità importanti e non sarà l’alto dosaggio quanto piuttosto il tempo a fare la differenza. La scelta è infinita: il rosmarino è un tonico, timo, menta, eucalipto, sono balsamici (ottimi per i malanni invernali), il bergamotto è depurativo, la lavanda è calmante e antispasmodica. Non tutti i sapori si prestano, ma certamente possiamo prendere in considerazione le principali erbe aromatiche che coltiviamo sui nostri balconi, oppure indirizzarci a ciò che incontra con certezza i nostri gusti. Il suggerimento è di provare, per iniziare, con l’arancio e poi sperimentare.

4/6 – Scegliere il miele

Dopo aver selezionato l’olio essenziale, occorre focalizzarsi sulla scelta del miele. Ne serve uno non eccessivamente denso, né particolarmente profumato. Per intenderci, quello al castagno non si presta molto bene per via del suo sapore, mentre un millefiori o uno di acacia fanno facilmente al caso nostro. Intendiamoci: sugli scaffali si possono trovare prodotti “al girasole, al tarassaco, al tiglio, agli agrumi…”, ma la specifica non riguarda gli aromi bensì la vegetazione prevalente di cui si sono nutrite le api. La scelta è solo un fatto di gusto: odori e sapori non saranno mai così intensi da farci percepire effettivamente le caratteristiche della pianta una volta aperto il barattolo. Ciò invece è esattamente quel che accade quando viene aggiunto un aroma.

5/6 – Aromatizzare il miele

Una volta individuati gli ingredienti si può procedere con l’aromatizzazione del miele. Per 400 g di miele circa, è sufficiente aggiungere 2-3 gocce di olio essenziale. Con pazienza ed energia, mescoleremo ogni giorno oppure capovolgeremo ripetutamente il barattolo con il miele, verificando di tanto in tanto che la posizione in cui lo lasciamo non sia la stessa della giornata precedente. Dopo un mese il nostro miele aromatizzato sarà pronto per essere consumato. Quest’ultimo è buono per dolcificare una tisana, per accompagnare i formaggi, per fare un regalo unico ed originale ed infine per contribuire al nostro benessere sfruttando le preziosissime proprietà della natura. Il miele generalmente dura a lungo, ma è meglio comunque conservarlo lontano da luce e calore, che potrebbero alterarne il sapore e la consistenza.

6/6 Consigli

  • Non avere fretta, non esagerare con le dosi.
Riproduzione riservata